28-30 giugno 2019, Bagnaia (SI) – In occasione dell’annuale Tim Top Clients Meeting è stato lanciato il 5G Tim in Italia. All’evento era presente anche il nostro Segretario, Giovanni Fazio che, parlando con il Presidente Angelo Bozza, ha raccontato quanto segue.
ANGELO: Giovanni, cosa porti a casa da questo meeting?
GIOVANNI: Mah, guarda Angelo, quando vai a questo tipo di eventi, temi sempre che l’aspetto commerciale e autocelebrativo sia preponderante. Devo dire, invece, che l’approccio non è stato affatto questo. Anzi, è stato tutto molto “easy”, con molto spazio per la socializzazione, sapientemente orchestrata dal management di TIM che coinvolgeva e presentava gli intervenuti e ne stimolava le conversazioni. Particolare menzione per Albanese, davvero molto brillante in questa veste.
Inoltre, la parte di presentation si è limitata al sabato mattina, quando dopo una breve introduzione del Top Management presente – Forina, la Romano, D’Angelo, etc. – siamo stati accompagnati a vedere alcune applicazioni legate al 5G.
Ti dirò… ne avrei visto volentieri qualcuna in più!
ANGELO: e cosa c’era di interessante?
GIOVANNI: di interessante… tutto! Per gusto personale ti cito la robotica wireless presentata da COMAU e i droni di Seikey con laserscan a borso per modellare il suolo con risoluzione a 2 mm!
Vedere muoversi due robot gemelli COMAU, teleguidati via 5G in modo sincrono e perfetto è stato uno spettacolo! Stiamo parlando di rivoluzionare l’industry automation, togliendo dalla fabbrica il 90% dei cavi che attualmente ingombrano e limitano il raggio d’azione dei robot. Certo, per certe lavorazioni dove i comandi devono arrivare in microsecondi è ancora necessario il cavo, ma se stiamo nei millisecondi, il 5G è stato testato essere ok.
I droni, invece, lì per li non ti colpiscono l’immaginazione… ne vediamo tanti ormai… ma se pensi che i comandi del drone non dovranno più viaggiare su frequenze disturbabili ma su quelle riservate al 5G, senza preoccuparsi di reti trasmissive ed eventuali ripetitori… beh, diventeranno droni con sim. Uno spasso!
Ovviamente poi l’applicazione di BIM con restituzione a 2mm lascia a bocca aperta. Ricostruire vallate o rilievi a quella risoluzione, permette di prevedere le zone di allagamento, di calcolare con precisione la probabilità di frane, etc. Penso che la fantasia sia l’unico limite all’utilizzo di questi sistemi.
ANGELO: e gli speech? Qualcosa di interessante?
GIOVANNI: Beh, la Romano – Chief Technology and Innovation Officer TIM, ndr – ha puntato molto sulla caratteristiche di slicing della rete 5G. Cosa che non avevo considerato. Riuscire a dedicare banda in modo certo all’utenza che la richiede (bandwth on demand), con un’offerta commerciale ad hoc, attivabile magari online, magari in un periodo limitato di tempo, è veramente una grande novità all’interno dell’ecosistema wireless, con grandi prospettive, a mio avviso.
E poi Forina – Chief Revenue Office TIM, ndr – è stato molto franco: l’operazione 5G in Italia è economicamente una sfida da far tremare le gambe anche ad una grande azienda come TIM. A causa dell’altissimo costo sostenuto per acquistare le frequenze e di quello che ci vorrà a dispiegare la rete, i rientri non si misureranno che dopo qualche quarter.
ANGELO: Ma allora quando vedremo tutte le caratteristiche del 5G in modo diffuso?
GIOVANNI: Tra un bicchiere di Chianti e una cinta senese, le barriere cadono e le lingue si sciolgono… credo che per vedere una copertura 5G capillare come il 4G dovremo attendere i primi mesi del 2022.
ANGELO: e due foto dell’evento?
GIOVANNI: Mi dispiace, Angelo. Al di là delle mie foto in piscina – che non ti do comunque – ci è stato chiesto di non darne e io mi sono attenuto.